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I dispersi sul ghiacciaio della Marmolada sono cinque05/07/2022 14:16:46AGI - Scende a cinque il numero dei dispersi nell'incidente sulla Marmolada. Lo riferiscono fonti della Procura di Trento. Le persone che non rientrano più nel computo dei dispersi sono escursionisti che in queste ore sono stati rintracciati. "Purtroppo abbiamo ancora parecchi dispersi, ma nella tragedia della Marmolada che da domenica non dà tregua a familiari e soccorritori c'è almeno una buona notizia: il paziente di Treviso non è più sconosciuto e ha ritrovato la mamma e il papà" ha riferito il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, annunciando l'identificazione da parte dei familiari del paziente portato all'Ospedale di Treviso dopo esser stato recuperato dal ghiacciaio domenica scorsa. "Ho deciso di fargli fare alcune foto dopo aver parlato con due coppie di genitori ieri a Canazei nella sala dell'accoglienza dei famigliari dei dispersi - spiega il governatore - Ho chiesto immagini di particolari anatomici utili a un riconoscimento sulla base di quanto emerso nel dialogo. Il paziente ricoverato a Treviso ora ha un nome e un cognome". "Come ha informato la Ulss Marca trevigiana, continua ad essere in prognosi riservata - conclude il presidente - Mi auguro per lui una pronta guarigione insieme al tutti gli altri feriti in questa tragedia". È stata sospesa fino a data da destinarsi l'operatività dei tre tronconi della funivia da Malga Ciapela nel Bellunese fino ai 3.265 metri di Punta Rocca sulla Marmolada. Il massiccio della 'Regina delle Dolomiti' è interdetto a qualsiasi escursione al fine di consentire le operazione di ricerca dei dispersi. La funivia dal versante bellunese consente di raggiungere la Marmolada in 12 minuti. Su quello che resta del plateu della Marmolada è possibile sciare da dicembre ad aprile.
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Ritrovato vivo l'escursionista disperso nella Valgrande05/07/2022 13:13:41AGI - È stato ritrovato e sta bene l'escursionista svizzero del quale si erano perse le tracce domenica scorsa nel Parco Nazionale della Valgrande. A dare l'allarme era stato il suo compagno di escursione non vedendolo arrivare alla stazione ferroviaria di Verbania Fondotoce dove si erano dati appuntamento per rientrare con il treno in Svizzera. L'escursionista era partito in compagnia del suo amico dalla valle Vigezzo per raggiungere il bivacco di Bocchetta di Campo, luogo in cui sabato i due hanno trascorso la notte, per poi separarsi con obiettivi diversi, accordandosi sul percorso da fare per rientrare a Cicogna. Scattato l'allarme, domenica sera un elicottero della Guardia di Finanza aveva effettuato una ricognizione ma le ricerche non avevano dato nessun riscontro. Le ricerche sono proseguite anche lunedì nonostante le condizioni del meteo avverse, con un elicottero VVF dotato di tecnologia "catcher" per l'intercettazione dei telefoni cellulari. Oggi squadre del Soccorso alpino, SAGF della Guardia di finanza, Vigili del Fuoco, carabinieri forestali sono state trasportate in quota da un elicottero dei Vigili del fuoco del nucleo elicotteri di Malpensa, e hanno battuto a terra i prati e i boschi che sovrastano gli alpeggi che si trovano tra le Corone di Ghina e Pogallo, Alpe Cavrua, l'Alpe Vogogno, Corte del Piano, dove si ipotizzava che il ragazzo potesse trovarsi. Una squadra fluviale dei Vigili del Fuoco ha inoltre percorso il letto del Rio Pogallino per escludere la presenza del disperso in acqua. Bonificate anche le aree con specialisti cinofili della Guardia di Finanza con cani da ricerca. Poco dopo mezzogiorno la notizia del ritrovamento del ragazzo nei pressi dell'alpeggio di Velina, provato ma in buone condizioni di salute, poi recuperato con elicottero del 118.
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Gli escursionisti che continuano a salire sulla Marmolada05/07/2022 10:06:08AGI - Alcuni escusionisti continuano a salire sulla Marmolada, nonostante l'intera montagna sia chiusa dopo l'ordinanza del Comune di due giorni. Sono gite "molto pericolose", viene ribadito dalle autorità, per possibili nuovi crolli. Tra gli altri, viene riferito all'AGI, ci sono dei "curiosi" che vogliono vedere coi loro occhi la montagna dove hanno perso la vita, travolti da una valanga di ghiaccio, sette persone. Ma anche persone che vogliono comunque percorrere i sentieri nonostante il divieto tassativo, come ribadito oggi in un comunicato dalla autorità che sottolineano gli enormi rischi a cui vanno incontro. Tecnici specializzati in frane stanno salendo sulla Marmolada per installare all'altezza di un rifugio dei "radar in grado di vedere movimenti rapidissimi, tipo valanghe, e più lenti, tipo frane". Tra di loro c'è Nicola Casagli, professore di geologia applicata dell'Università di Firenze il cui gruppo di ricerca è uno dei centri di competenza del Dipartimento della Protezione Civile. "Sul rifugio della Marmolada - aggiunge Casagli, arrivato stamane nella cittadina - si è formato un blocco verticale e instabile che piano piano verrà giù perchè non puo' reggere le pendenze. Se va bene cascherà a pezzettini, se va male a pezzettoni". Secondo Casagli, il disastro è avvenuto "per il rialzo anomalo delle temperature ed è un evento che non capita tutti i giorni, di non facile prevedibilità". La notte scorsa, inoltre, "i droni hanno trovato dei capi di abbigliamento che potrebbero appartenere alle lle persone disperse ma anche ad escursionisti che li hanno smarriti nel passato". A segnalarlo è Fausto Zambelli, uno dei vigili del fuoco impegnato nei soccorsi. Le ricerche, spiega, "proseguiranno tutta la settimana coi droni. Al momento, quelle a terra sono troppe pericolose per l'incolumità di chi le compie". "Oggi le ricerche sono cominciate alle sei del mattino - racconta -. I droni sono rimasti attivi tutta la notte quando c'è più calma e non sono disturbati dal rumore degli elicotteri. Stiamo recuperando quello che possiamo: hanno visto oggetti e abbigliamento, con lo spostamento causato dalla pioggia qualcosa è saltato fuori". Zambelli spiega il funzionamento dei droni: "Scattano immagini e riprese che vengono riversate sui computer che poi le amplificano e riescono quasi al centimetro a capire dove agire". L'immagine che si sono trovato davanti della slavina "è impressionante, mai visto nulla del genere". C'è ancora una flebilissima speranza di trovare persone vive sulla Marmolanda. "Se ci fossero delle 'sacche' avremmo ancora delle speranza - spiega Fausto Zambelli della 'Squadra Volo' dei Vigili del Fuoco -. Le ore sono chiaramente limitate ma continuiamo a sperare di trovare ancora qualcuno vivo". Tra i rischi che corrono i soccorritori sulla Marmolada, c'è anche quello di "trovare ordigni inesplosi della prima guerra mondiale". Lo spiega Fausto Zambelli, uno dei Vigili del Fuoco, impegnati nelle attività di ricerca in queste ore. "Facciamo un appello alla cautela alle persone perchè sono bombe pericolose da maneggiare".
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