Tutte le news

-
TRAGEDIA ALL'AQUILA/ IL FRATELLO DI VICENTINI: «DOVEVANO ANDARE A TORTORETO». LE TESTIMONIANZE DI AMICI E PARENTI FUORI LA VILLA31/03/2023 15:26:42Risalirebbe a circa le 2 della notte tra mercoledì e giovedì l'ultimo accesso su WhatsApp del telefono della 36enne Alessandra Vicentini (medico-dietista) nella foto qui sotto) uccisa dal padre Carlo insieme alla madre e al fratello. Questo quanto si apprende dalle testimonianze dei vicini di casa della villetta alle porte della frazione di Tempera. Al vaglio degli inquirenti tutti i telefonini. Nessuno dei vicini potrebbe indicare con certezza l'ora dell'omicidio suicidio. "Viviamo in una zona dove il rumore dei colpi può essere facilmente confuso - spiega un vicino nella villetta di fronte. Non abbiamo sentito nulla di particolare, pur notando che la casa del dottor Vicentini è rimasta chiusa per tutta la giornata di ieri". Uno dei due figli del medico. Massimo era affetto da una grave disabilita' e si stava per laureare in Biologia. QUI IL VIDEO TRATTO DAL TGR ABRUZZO Fuori dall'abitazione anche Giovanni Vicentini, fratello dell'urologo. "Mi aveva detto due giorni fa che con tutta la famiglia sarebbe andata al mare a Tortoreto - spiega - ieri ho provato a contattarlo senza ricevere risposta. Ho solo visto che le finestre erano abbassate e ho pensato fossero già partiti. Solo oggi, con delle chiavi secondarie sono andati ad aprire, rendendosi conto della tragedia". LE TESTIMONIANZE DI PARENTI E AMICI DAVANTI ALLA VILLA A TEMPERA: Sono profondamente colpito e addolorato. E' un dramma incommensurabile, che strazia il cuore della comunita' temperese e aquilana di angoscia, turbamento e interrogativi a cui difficilmente potra' essere data risposta. Le mie preghiere e i miei pensieri sono rivolte alle vittime di questa tragedia e ai familiari che restano a piangerla. L'amministrazione e' pronta a garantire tutta l'assistenza e il sostegno possibili". Lo ha detto il sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi, che si e' recato sul luogo della tragedia avvenuta oggi nella frazione di Tempera, dove un medico avrebbe ucciso moglie e figi, per poi togliersi la vita. "Una vicenda estremamente grave". Queste le parole dell'avvocato di famiglia Emilio Bafile davanti alla villa dell'Urologo Carlo Vicentini. "Era un professionista straordinario - ricorda il legale - ha sofferto sicuramente per la situazione clinica del figlio che stava poco bene e questa vicenda lo ha segnato. Ovviamente, la sofferenza è arrivata all'estremo e ha maturato questa idea". "Ci avevo parlato qualche giorno fa - aggiunge - anche in quell'occasione si è confermato una persona di livello, di tanti interessi. Una persona di spicco, ma le condizioni del figlio hanno pesato molto sulla sua esistenza". "Siamo devastati. E' una tragedia che non riusciamo a spiegarci: il professor Vicentini era un urologo molto bravo ed apprezzato oltre che un uomo gentile, sensibile e disponibile". Così il direttore generale della Asl di Teramo Maurizio Di Giosia ricorda il medico che oggi ha compiuto a Tempera la strage in famiglia. "Era andato in pensione circa un mese fa, dopo aver fatto un grandissimo lavoro nella nostra azienda, nel reparto di urologia a gestione universitaria - continua il dg - al momento del pensionamento il reparto è tornato a gestione ospedaliera, ma ha continuato con il grande lavoro impostato da Vicentini che era medico ricercato da fuori Teramo e fuori regione". "Un professionista di riferimento anche per il nostro ateneo". Il rettore dell'Università dell'Aquila, Edoardo Alesse ricorda così Carlo Vicentini, ex primario di Urologia a Teramo che ha ucciso moglie e due figli prima di togliersi la vita". Alesse ha raggiunto nel pomeriggio la villa dei Vicentini nella frazione di Tempera accompagnato dal direttore amministrativo Univaq, Benedetto Di Pietro e si è intrattenuto a lungo con parenti e familiari, abbracciando anche il fratellodel medico, Giovanni. "Era andato in pensione da poco come professore ordinario - ha sottolineato il rettore - era un bravo professionista, schietto, anche un po' burbero ma sicuramente una persona genuina. Sono profondamente colpito da questo fatto apparentemente senza avvisaglie". Il dottor vicentini era docente di Urologia nell'area concorsuale di Chirurgia plastica-ricostruttiva, chirurgia pediatrica e urologia.
-
TRAGEDIA ALL'AQUILA / FORSE VICENTINI HA UCCISO I FAMILIARI MERCOLEDI', ALL'ORIGINE DELLA STRAGE LE CONDIZIONI DEL FIGLIO DISABILE31/03/2023 14:49:19Comincia a delinearsi la ricostruzione della strage compiuta dall'ex primario teramano Carlo Vicentini nella villetta di famiglia a Tempera, alle porte dell'Aquila (leggi QUI LA CRONACA). Il medico, 70enne, avrebbe ucciso la moglie Carla Pasqua, la figlia Alessandra di 36 anni e il figlio Massimo di 43 disabile, costretto a vivere grazie ad un respiratore, a colpi di pistola, regolarmente denunciata. A quanto sembra, l'episodio puo' risalire all'altro ieri: alcuni vicini hanno raccontato di aver visto la famiglia l'ultima volta solo mercoledi'. Proprio per questo avrebbero provato a contattare il medico, senza esito. Da qui la scoperta dei cadaveri dello stesso medico, della moglie, della figlia e del figlio. A scoprire la tragedia sono stati alcuni amici e parenti che hanno deciso di cercare la famiglia nella villetta, che è stata aperta con una copia delle chiavi in possesso ad uno dei parenti. Al momento gli inquirenti stanno ascoltando le testimonianze dei vicini. Vicentini avrebbe lasciato un biglietto.
-
PINETO/REPLICA DELL'ASSESSORE DA FIUME SULLA BIBLIOTECA DI SCERNE: "La riduzione di ore di ore riguarda esclusivamente la cooperativa"31/03/2023 09:58:59“La riduzione di ore di ore riguarda esclusivamente la cooperativa, che gestisce il servizio. La decisione mira semplicemente a razionalizzare la spesa dell’ente. Le due signore che ci lavorano non sono dipendenti comunali ma della cooperativa. Sorvolo, per carità di patria, sulle modalità con le quali fu deciso di affidare la gestione della biblioteca di Scerne ad una cooperativa esterna al comune. Garantisco che non ci sarà nessuna riduzione di ore per quanto concerne la fruizione del servizio da parte dei cittadini, in quanto le ore ridotte alla cooperativa saranno coperte da un progetto PUC ad hoc (progetto di pubblica utilità che coinvolgerà alcuni percettori del RDC, così come già sperimentato con successo nella biblioteca del centro)”. Questa è la secca replica dell’assessore Filippo Da Fiume in merito alle polemiche della riduzione di ore alle due lavoranti della biblioteca. Dunque, il dato di fatto che a rimetterci saranno solo le due operatrici della biblioteca, che l’assessore freddamente considera non dipendenti comunali ma della cooperativa. Va detto che le stesse già percepiscono un salario altamente basso. Vien da pensare che questo progetto di reimpiego di percettori di reddito di cittadinanza, per un limitato numero di ore (si parla di 5 ore su un range di 20 ore totali), poteva forse essere impiegato per altri progetti di pubblica utilità come la manutenzione strade o altro. Di certo non mancheranno polemiche su questa replica, che, visti i toni, ha tutto il sapore di una “ripicca” politica tra la giunta e l’ex sindaco. Mauro Di Concetto
Home Tutte le news