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Le famiglie arcobaleno in piazza a Milano. Schlein: "Pronta una legge"19/03/2023 07:20:25AGI - È stata la leader Pd Elly Schlein ad accendere piazza della Scala a Milano, dove diecimila persone, secondo gli organizzatori, hanno partecipato al presidio per il riconoscimento dei diritti dei figli delle coppie omogenitoriali. Schlein, acclamata e applaudita dai partecipanti, ha detto che una legge "è stata già presentata, spingeremo - ha promesso - perché sia presto calendarizzata e lavoreremo anche con le altre forze di opposizione". Si tratta, ha spiegato, di "una legge preparata e scritta insieme alle associazioni, alle famiglie arcobaleno e alla rete Lenford. Saremo al loro fianco come in piazza anche in Parlamento". La manifestazione "Giù le mani dai nostri figli e dalle nostre figlie", convocata da Famiglie Arcobaleno, I Sentinelli e CIG Arcigay in risposta allo stop imposto al Comune di Milano delle trascrizioni dei certificati di nascita dei bambini con due papà e la formazione di atti di nascita con due mamme, ha superato i numeri del sit-in che che si era tenuto nella stessa piazza nel 2016. Allora il sindaco della città che rivendica di essere "capitale dei diritti" era Giuliano Pisapia, oggi sullo scranno di Palazzo Marino siede Giuseppe Sala, che si è presentato a sorpresa. "Ovunque io sia, voglio che sappiate che sono sempre con voi interpretando il mio ruolo con responsabilità" ha detto intervenendo dal palco. Parole su cui è scattato l'applauso delle tante famiglie arcobaleno, tra bimbi, animali domestici e cestini da pic-nic. "La battaglia va portata in Parlamento - ha aggiunto Sala - Dobbiamo stare tutti insieme e portare avanti le storie delle famiglie, io quando ho firmato ho guardato negli occhi queste famiglie, ci ho parlato, ho sentito quello che loro sentono. Questo fa un sindaco, non sta seduto solo a raccogliere voti, fa questo, guarda negli occhi e si immedesima. Prometto quello che posso fare ma quello che prometto poi lo farò: sono con voi", ha aggiunto poi aprendo alla possibilità di ricominciare con le registrazioni "se il Parlamento fa qualcosa". La bandiera arcobaleno, esposta sulla faccia di Palazzo Marino, sventolava su una piazza ricca di vessilli. E proprio nella sede del Comune si e' tenuto un breve incontro tra Sala ed Elly Schlein, a cui ha partecipato anche il capogruppo Pd in consiglio regionale Pierfrancesco Majorino, che poco prima aveva fatto gli onori di casa accogliendo la segretaria al suo arrivo in piazza. Milano, presidio famiglie arcobaleno: flash mob delle matite #flashmob #milano #localteam pic.twitter.com/GnXG5KEOzu — Local Team (@localteamtv) March 18, 2023 Centinaia le adesioni giunte da politica e società civile +Europa, presente col suo segretario Riccardo Magi, il deputato Benedetto Della Vedova e il gruppo milanese del partito; Movimento 5 Stelle, rappresentato da Alessandra Maiorino, vicepresidente dei senatori pentastellati, e dalla deputata Chiara Appendino, che da ex sindaca di Torino diede il via alle trascrizioni nei registri comunali e che oggi ha depositato, insieme alla collega Maiorino, una proposta di legge in materia. E ancora Radicali Italiani, Sinistra Italiana, con la responsabile libertà e diritti di Marilena Grassadonia, i parlamentari Marco Grimaldi e Tino Magni e il consigliere regionale lombardo Onorio Rosati, l'associazione Luca Coscioni. Dal palco pero' sono intervenuti solo i rappresentanti delle realtà organizzatrici, moderati da Vladimir Luxuria. Dopo l'esibizione di Checcoro, che ha cantato Bella ciao, le protagoniste sono state le storie delle famiglie che stanno facendo i conti con gli effetti di questo stop. 10 mila pugni alzati al cielo. pic.twitter.com/1fMcxZ4ejk — @isentinellidimilano (@isentinelli) March 18, 2023 Momento simbolico il flash mob, con migliaia di penne biro levate verso il cielo di Milano, simbolo delle firme sui registri che i sindaci non possono più apporre. In piazza c'era anche Francesca Pascale, partner della cantautrice Paola Turci alla quale è unita civilmente, ed ex compagna di Silvio Berlusconi. "Prima di fare un figlio devo guarire la bambina che c'e' in me - ha dichiarato - Voglio farlo senza sentirmi sbagliata e perversa, perche' e' questo che mi fa sentire la teoria omofoba di centro destra". Stamane a Milano Matteo Salvini, che ha risposto cosi' a una domanda sul vuoto normativo che riguarda le famiglie omogenitoriali: "Io apro cantieri, la domanda va rivolta a chi si sta occupando del tema". Pascale, a chi le chiedeva un commento, ha detto: "Definisco Salvini omofobo, definisco omofobi i sovranisti, i partiti che si mettono sotto a braccetto con Orban, i razzisti e fuori di testa. Non voglio insultare nessuno. Hanno seccato con questo odio. Per questo ho fiducia nella figura di Giorgia Meloni. Non ho mai votato Fratelli d'Italia, ma voglio avere fiducia nella donna che è".
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Le famiglie arcobaleno in piazza a Milano. Schlein: "Pronta una legge in Parlamento"18/03/2023 22:19:51AGI - È stata la leader Pd Elly Schlein ad accendere piazza della Scala a Milano, dove diecimila persone, secondo gli organizzatori, hanno partecipato al presidio per il riconoscimento dei diritti dei figli delle coppie omogenitoriali. Schlein, acclamata e applaudita dai partecipanti, ha detto che una legge "è stata già presentata, spingeremo - ha promesso - perché sia presto calendarizzata e lavoreremo anche con le altre forze di opposizione". Si tratta, ha spiegato, di "una legge preparata e scritta insieme alle associazioni, alle famiglie arcobaleno e alla rete Lenford. Saremo al loro fianco come in piazza anche in Parlamento". La manifestazione "Giù le mani dai nostri figli e dalle nostre figlie", convocata da Famiglie Arcobaleno, I Sentinelli e CIG Arcigay in risposta allo stop imposto al Comune di Milano delle trascrizioni dei certificati di nascita dei bambini con due papà e la formazione di atti di nascita con due mamme, ha superato i numeri del sit-in che che si era tenuto nella stessa piazza nel 2016. Allora il sindaco della città che rivendica di essere "capitale dei diritti" era Giuliano Pisapia, oggi sullo scranno di Palazzo Marino siede Giuseppe Sala, che si è presentato a sorpresa. "Ovunque io sia, voglio che sappiate che sono sempre con voi interpretando il mio ruolo con responsabilità" ha detto intervenendo dal palco. Parole su cui è scattato l'applauso delle tante famiglie arcobaleno, tra bimbi, animali domestici e cestini da pic-nic. "La battaglia va portata in Parlamento - ha aggiunto Sala - Dobbiamo stare tutti insieme e portare avanti le storie delle famiglie, io quando ho firmato ho guardato negli occhi queste famiglie, ci ho parlato, ho sentito quello che loro sentono. Questo fa un sindaco, non sta seduto solo a raccogliere voti, fa questo, guarda negli occhi e si immedesima. Prometto quello che posso fare ma quello che prometto poi lo farò: sono con voi", ha aggiunto poi aprendo alla possibilità di ricominciare con le registrazioni "se il Parlamento fa qualcosa". La bandiera arcobaleno, esposta sulla faccia di Palazzo Marino, sventolava su una piazza ricca di vessilli. E proprio nella sede del Comune si e' tenuto un breve incontro tra Sala ed Elly Schlein, a cui ha partecipato anche il capogruppo Pd in consiglio regionale Pierfrancesco Majorino, che poco prima aveva fatto gli onori di casa accogliendo la segretaria al suo arrivo in piazza. Milano, presidio famiglie arcobaleno: flash mob delle matite #flashmob #milano #localteam pic.twitter.com/GnXG5KEOzu — Local Team (@localteamtv) March 18, 2023 Centinaia le adesioni giunte da politica e società civile +Europa, presente col suo segretario Riccardo Magi, il deputato Benedetto Della Vedova e il gruppo milanese del partito; Movimento 5 Stelle, rappresentato da Alessandra Maiorino, vicepresidente dei senatori pentastellati, e dalla deputata Chiara Appendino, che da ex sindaca di Torino diede il via alle trascrizioni nei registri comunali e che oggi ha depositato, insieme alla collega Maiorino, una proposta di legge in materia. E ancora Radicali Italiani, Sinistra Italiana, con la responsabile libertà e diritti di Marilena Grassadonia, i parlamentari Marco Grimaldi e Tino Magni e il consigliere regionale lombardo Onorio Rosati, l'associazione Luca Coscioni. Dal palco pero' sono intervenuti solo i rappresentanti delle realtà organizzatrici, moderati da Vladimir Luxuria. Dopo l'esibizione di Checcoro, che ha cantato Bella ciao, le protagoniste sono state le storie delle famiglie che stanno facendo i conti con gli effetti di questo stop. 10 mila pugni alzati al cielo. pic.twitter.com/1fMcxZ4ejk — @isentinellidimilano (@isentinelli) March 18, 2023 Momento simbolico il flash mob, con migliaia di penne biro levate verso il cielo di Milano, simbolo delle firme sui registri che i sindaci non possono più apporre. In piazza c'era anche Francesca Pascale, partner della cantautrice Paola Turci alla quale è unita civilmente, ed ex compagna di Silvio Berlusconi. "Prima di fare un figlio devo guarire la bambina che c'e' in me - ha dichiarato - Voglio farlo senza sentirmi sbagliata e perversa, perche' e' questo che mi fa sentire la teoria omofoba di centro destra". Stamane a Milano Matteo Salvini, che ha risposto cosi' a una domanda sul vuoto normativo che riguarda le famiglie omogenitoriali: "Io apro cantieri, la domanda va rivolta a chi si sta occupando del tema". Pascale, a chi le chiedeva un commento, ha detto: "Definisco Salvini omofobo, definisco omofobi i sovranisti, i partiti che si mettono sotto a braccetto con Orban, i razzisti e fuori di testa. Non voglio insultare nessuno. Hanno seccato con questo odio. Per questo ho fiducia nella figura di Giorgia Meloni. Non ho mai votato Fratelli d'Italia, ma voglio avere fiducia nella donna che è".
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Landini: "Con Meloni diversità profonda. Pronti allo sciopero contro la delega fiscale"18/03/2023 17:13:27AGI - Ricostruire credibilità altrimenti si rischia di perdere la battaglia sul lavoro e sulla precarietà: in ballo c'e' il ruolo stesso del sindacato, il modello sociale e della vita delle persone che il sindacato vuole rappresentare, la 'qualità' della democrazia. Così Maurizio Landini sul palco del congresso della Cgil, che lo ha riconfermato segretario generale col 94,2% dei voti, replica al premier Giorgia Meloni, ieri ospite a Rimini. A tratti Landini sembra quasi emozionato, sottolinea il peso della responsabilità delle sue parole: "La ricchezza la produce chi lavora, nel momento che si nega questo e si dice che la produce l'impresa e la finanza, si diventa tutti consumatori e non lavoratori, si sta negando un punto di fondo". "Questo significa - scandisce Landini - che il modello di società che si costruisce deve avere un modello nel quale la ricchezza prodotta deve essere redistribuita. Quando diciamo che il lavoro si è svalorizzato fino a diventare merce, allora questo è il punto da cui bisogna ripartire". "Di cosa dovremmo avere paura, cosa dovremmo perdere - quasi si interroga il leader della Cgil - le pensioni che non abbiamo, la precarietà, il salario che non ci fa arrivare a fine mese? "Ci sono momenti - incalza Landini, spiegando che questo è uno di quelli - in cui bisogna avere il coraggio delle proprie idee e osare. "Abbiamo un governo che si propone di durare 5 anni e che ha la maggioranza in Parlamento, la premier è venuta qui, la ringraziamo, ma è venuta a confermare le scelte che ha fatto, che non condividiamo e che non ha discusso con noi". Sul fisco, quella che in apertura di congresso aveva definito "la madre di tutte le battaglie", con Meloni, per Landini "siamo in presenza di una diversità molto profonda e consistente": "C'è un punto fondamentale - ha spiegato il leader della Cgil - il 94% dell'Irpef la pagano i lavoratori dipendenti e i pensionati: noi non siamo più disponibili ad accettare l'idea di un sistema fiscale che continua a gravare unicamente sui dipendenti e i pensionati, per noi la festa è finita perché per noi non è mai cominciata". Ma non basta: serve, secondo Landini, allargare la base imponibile su cui far pagare le tasse, affermare la progressività sulle stesse a parità di reddito, tagliare il cuneo fiscale e restituire potere d'acquisto ai salari "perché se i salari non crescono il Paese arretra". Inoltre, va superata la logica che contrappone salario minimo e contrattazione nazionale. Sulla sanità pubblica, si deve migliorare rispetto alla situazione pre-covid, invece si sta arretrando. Temi su cui non c'è possibilità di confronto, spiega ancora Landini, e c'è l'accordo anche degli altri sindacati: "È evidente - conclude - che su queste nostre richieste dobbiamo avviare una mobilitazione con tutti gli strumenti che abbiamo, compreso lo sciopero: vogliamo farlo con Cisl e Uil, abbiamo un incontro già fissato per la prossima settimana".
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